mercoledì 23 maggio 2018

IL CRISTIANESIMO E FILOSOFIA

Il cristianesimo dovette affrontare una doppia sfida:
- una dall'esterno portata dalla società  e dalla cultura pagata contro la nuova fede, accusata di essere pericolosa per la stabilità politica ed economica dell'impero
- l'altra interna, a causa delle diverse interpretazioni dello stesso messaggio cristiano
in questa sfida i Padri apologisti si impegnano di più.

Le prime scuole cristiane dove veniva insegnata anche la filosofia oltre che alla dottrina cristiana compaiono nel II secolo. I maestri cristiani erano nominati didaskaloi.
Nella scuola vengono insegnate le 7 arti liberali: grammatica, logica, retorica, aritmetica, geometria, musica e astronomia.

Le Patristiche :
    •  greca (i cui maggiori esponenti sono Clemente Alessandrino, Origene e Giovanni Crisostomo): tende a conciliare la cultura cristiana con la cultura pagana. Inoltre attribuisce a Dio un ruolo di educatore dell'umanità.
    • latina: mantiene la maggiore diffidenza verso la filosofia, anche se con una varietà di posizioni. Minucio Felice rivolge dure critiche ai filosofi, Tertulliano condanna tutto il sapere pagano, Gerolamo svaluta la formazione umanistica letteraria, mentre Ambrogio riflette sulla formazione spirituale del cristiano.

Agostino:

Valorizza la cultura pagana e la inserisce nella educazione cristiana con una funzione strumentale. Nel processo educativo dedica grande attenzione a delineare il rapporto tra maestro e allievo, la funzione di stimolo del primo e la curiosità da  alimentare nel secondo, e a descrivere la dimensione affettiva in cui deve avvenire la formazione. Sviluppa, in chiave cristiana, il tema dell'autoeducazione e della funzione maieutica del maestro.



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